Il nostro viaggio ha previsto,
qualche giorno fa, una tappa davvero interessante!
La nostra classe è stata
ricevuta dal Prefetto di Rovigo nella Sala delle Riunioni, dove questo illustre
esponente dello Stato italiano incontra i capi di forze armate, comandanti e
colonnelli, e non solo, per discussioni e decisioni in merito all’ordine della
sicurezza pubblica.
Dopo aver spiegato quali funzioni riveste e che compiti
svolge, il Prefetto ha risposto alla
sequenza delle domande che abbiamo preparato con le nostre insegnanti,
chiarendo i nostri dubbi sul tema dell’immigrazione e riservando particolare
attenzione ai richiedenti asilo politico in Italia.
Ci ha spiegato, con
linguaggio semplice, adatto a noi ragazzi, che esiste differenza tra i termini
profugo, clandestino e richiedente asilo e successivamente ha fornito dati
numerici ed esempi relativi alla presenza sul nostro territorio di gente
proveniente da paesi extracomunitari.
Abbiamo appreso che attualmente sono presenti
nella provincia di Rovigo circa 600 immigrati che, in attesa delle decisioni da
parte delle commissioni preposte a cui giungono le loro domande di richiesta d’asilo,
si dedicano ad attività di volontariato.
Abbiamo anche compreso l’importanza
della sinergia che deve crearsi nel lavoro tra il Prefetto e i Sindaci circa la
questione dell’arrivo e dunque della sistemazione dei richiedenti asilo a cui,
in onore dei Diritti Umani, non bisogna negare la possibilità di avere un
futuro migliore rispetto alle vicende drammatiche della loro terra natia da cui
scappano, a cui non bisogna negare una dignitosa accoglienza e una degna assistenza nel rispetto di regole
precise che ognuno di loro deve rispettare, sulla base di continui controlli
effettuati da chi di dovere.
L’incontro è durato circa un’ora ed è stato per
noi un’esperienza significativa e ricca di emozione, visto che per la prima
volta abbiamo incontrato un rappresentante delle istituzioni italiane.
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